21/11/2012
L’eredità della “civiltà dei borghi” per il futuro del Paese
“Dello spirito dei borghi va salvaguardata la capacità di “fare cerchio”. Non tanto e non più scavando fossati che isolino dall’esterno, ma recuperando lo spirito di coesione e di comunità senza il quale è difficile portare avanti qualunque costruzione. E soprattutto quella del futuro di una nazione. E’ questa la positiva eredità della civiltà dei borghi da non smarrire.”
È quanto ha affermato ieri il Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, alla presentazione del libro “Civiltà dei Borghi. Culla di cooperazione”, cui hanno partecipato il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ed il Presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, Giuliano Amato.
Il volume, che si apre con un saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, attraverso le foto di Pepi Merisio ed un saggio del Presidente Amato intende valorizzare la storia, la cultura e l’attualità dei “borghi” italiani. Culla di cooperazione, come dice il titolo, ma soprattutto comunità di persone che hanno sempre trovato nella identità, nella tradizione, nella solidarietà, le armi vincenti per reggere le tante sfide della storia. Sfide che oggi si chiamano crisi economica, globalizzazione e molto altro. E verso le quali le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali si pongono, da un lato valorizzando le autonomie e le migliori tradizioni locali; dall’altro facendo “rete” e “sistema” per affrontare il futuro, consapevolmente.